Di Paolo Becchi e Cesare Sacchetti su Libero, 23/04/2017


Quali sono le reali chance di vittoria di Marine Le Pen alle elezioni francesi? Se si da ascolto alla voce dei mercati, e dei sondaggi l’esito sembra già scontato: vittoria di misura di Emmanuel Macron, ex banchiere Rothschild e candidato prediletto dell’Ue, contro Marine Le Pen, la candidata che se eletta potrebbe sconvolgere completamente l’ordine costituito.

LA SPERANZA DEI MERCATI

Ma quella dei mercati più che una reale previsione sull’esito elettorale in Francia, appare più come un auspicio desiderato, un «wishful thinking», per usare una appropriata espressione anglosassone. Charles Gave, economista del fondo Gave Kal Research che già aveva, come noi, pronosticato una vittoria di Trump sulla Clinton, intervistato da Bloomberg sembra esserne convinto.

Attualmente secondo i sondaggi ufficiali, Odoxa e Ipsos, al primo turno a condurre la partita è Emmanuel Macron, in testa con il 24% circa delle preferenze, seguito al secondo posto da Marine Le Pen intorno al 23%. Nell’ipotesi di un ballottaggio tra questidue candidati, Macron, secondo gli stessi sondaggi, avrebbe facilmente la meglio conil 64% delle preferenze sulla Le Pen ferma invece al 36%.

METODI A CONFRONTO

Secondo Gave, c’è qualcosa che non quadra nella ricostruzione dei sondaggi. Per l’economista francese in caso di uno scontro Macron-LePen, il 50% dell’elettorato degli altri candidati, il comunista Jean-Luc Mélenchon e il centrista François Fillon, si asterrà dal ballottaggio e una parte consistente dell’altro 50% potrebbe esprimere la propria preferenza per la Le Pen. La ricostruzione di Gave sembra coincidere con quella dell’analista politico francese, Serge Galam, che aveva previsto in questo scenario una larga astensione dal voto che penalizza Macron piuttosto che Le Pen. Macron infatti, per sconfiggere la candidata del Fronte Nazionale, non solo ha bisogno di attingere in larga parte dall’elettorato di Fillon e Mélenchon, ma deve portare al secondo turno almeno il 65% del suo elettorato, uno scenario complicato perché il candidato di On Marche non sembra scaldare i cuori dei suoi sostenitori ed è considerato una espressione dell’oligarchia UE dagli elettori del comunista Mélenchon.

Ecco perché, secondo Gave, «lo slancio della Le Pen è una lenta reazione contro gli uomini di Davos – come abbiamo visto in precedenza per la Brexit e Trump – ma i mercati non vogliono crederci». Ed è effettivamente quanto è accaduto in questi giorni: lo scorso giovedì all’asta dei titoli del debito francese c’è stato un fortissimo riscontro e l’indice borsistico francese, il CAC40, è cresciuto dell’1,5%. È il segno che i mercati non vogliono o forse non possono credere all’eventualità di una vittoria della Le Pen.

Ma è lo stesso scenario che ci fu nei giorni precedenti la Brexit, quando dopo la morte della deputata Cox, gli indici della borsa di Londra schizzarono alle stelle convinti di una vittoria del remain, mentre l’esito del voto fu poi opposto. Nel caso delle elezioni francesi c’è anche da tenere in considerazione gli indecisi: una «palude di elettori pari al 40% che ancora non ha deciso chi votare è un pessimo segnale per Macron» aggiunge Gave. Lo scenario che secondo noi si profila quindi è quello di una Le Pen favorita rispetto al suo sfidante Macron, incapace di attirare verso di sé gli indecisi e gli elettori degli altri candidati.

LA FERMEZZA PAGA

Nemmeno in questo senso hanno aiutato le sue ultime dichiarazioni all’indomani degli ultimi attentati di Parigi, quando ha definito il terrorismo come un «problema imponderabile che farà parte della vita quotidiana dei francesi negli anni a venire», mentre la Le Pen ha condannato duramente quanto accaduto e ha proposto la chiusura delle frontiere francesi. L’unico candidato quindi che al ballottaggio, secondo Gave, può mettere in seria difficoltà Marine Le Pen è Francois Fillon, da settimane al centro della bufera per lo scandalo delle sue consulenze parlamentari elargite a favore della moglie Pénelope.

LA CORRUZIONE FRENA

In uno scenario di scontro Le Pen-Fillon, gli elettori di Macron sarebbero spinti a recarsi al ballottaggio per votare il candidato moderato del centrodestra francese per impedire la vittoria della Le Pen. Ad oggi le chance di arrivare al secondo turno di Fillon sembrano essersi assottigliate a causa del “Penelope Gate”, e i candidati favoriti per arrivare al ballottaggio restano Le Pen e Macron. Una circostanza che gioca a favore della candidata del Fronte Nazionale, che in questo momento probabilmente sta facendo il tifo per incontrare Macron al ballottaggio. E a ragione, perché se il ballottaggio sarà tra loro due il successo di Le Pen sarà assicurato. Ma questa è solo una nostra previsione.